Condannato, ergastolo al killer dell’American Sniper – di Daniele Russo

     

    Foto - Cecchino  

    È stato condannato all’ergastolo Eddie Ray Routh, accusato di aver ucciso Chris Kyle, ovvero il cecchino dei Navy Seal la cui autobiografia ha ispirato l’ultimo film diretto da Clint Eastwood American Sniper.

    Il processo è avvenuto in Texas e una giuria ha riconosciuto Routh colpevole di aver sparato contro Kyle. È ritenuto colpevole di aver sparato anche ad un amico del cecchino, Chad Littlefield, uccidendoli entrambi in un poligono nel sudovest di Fort Worth, nel febbraio 2013.

    Secondo i procuratori, l’ex marine avrebbe attaccato da dietro, aspettando che Kyle scaricasse completamente la sua arma al poligono.

    Gli avvocati della difesa, invece, hanno provato a ottenere la dichiarazione di innocenza per Routh, sostenendo che sia affetto da schizofrenia e abbia mostrato segni di pricosi. Dice un avvocato:<<Ha sparato a quegli uomini perché ha avuto un allucinazione. Credeva che lo avrebbero ucciso>>.

    La famiglia Littlefield esclama:<<Giustizia è stata fatta>>.

    Ha gridato “giustizia” anche gran parte dell’America, per la quale l’ex Navy Seal, Chris Kyle, detto anche “La Leggenda”, era un eroe che durante le sue missioni in Iraq con il suo tiro aveva ucciso oltre 160 nemici, al punto da guadagnarsi l’appellativo di cecchino più micidiale nella storia dell’esercito americano.